sabato 4 agosto 2007

ALLA FACCIA DELL'ECOLOGIA

Alla faccia dell’ecologia

In risposta al comitato contro l’aeroporto siamo qui a controbattervi punto per punto le vostre rimostranze sull’inquinamento ed altro…
Che inquinino gli aerei è risaputo, ma dire che uno scalo a Viterbo non porterà alcun beneficio a livello economico è pura utopia, anzi, autolesionismo.
E’ solo egoismo.
Potevamo capire se oltre a Viterbo era candidato una città più a nord, ma uno scalo più a sud comporta ulteriori 20 tonnellate di CO2 per tratta aerea, semmai gli scarichi saranno maggiori e non minori.
Parliamo di inquinamento atmosferico che sono causati dagli aerei ma non parliamo mai di inquinamento che sono causati dal nostro stile di vita quotidiano.
Mi squilla un cellulare oddio, da qualche parte c’è un’antenna che emette onde elettromagnetiche….
Ho sete e vado prendere l’acqua fresca che si trova nel frigo…
Ho caldo e se non accendo il condizionatore che manda aria fresca o gelida… sudo… (contribuendo all’innalzamento della temperatura in città e questo si riverserà contro gli abitanti che avranno ancora più caldo e di conseguenza installeranno altri condizionatori entrando in un circolo vizioso)
Ho un impegno a cinquecento metri da casa e prendo la macchina.
Per non parlare poi di inquinamenti a scopo di lucro….
O peggio della monnezza che viene dalle altre città… certo stoccare la monnezza degli altri non è bello, ma…. Riciclare non se ne parla eh? In Germania comprano la monnezza e producono energia che poi rivendono a noi, quindi guadagnano due volte o non è vero?
E allora invece di criticare una scelta che porta, volenti o nolenti, lavoro e svolta economica (pensare solo all’indotto) perché non fate le barricate contro la monnezza di Rieti?
Poi se volete fare un viaggetto a Londra, mi raccomando prendete il treno e sorbitevi 24 ore di disagi, io francamente, prendo l’aereo!
Andate a vivere nell’isola dei famosi, dove non c’è luce, e per fare un bisogno occorre fare una buca per terra e per lavarsi è necessario cercare l’acqua così come la terra ce la manda.
Create un’oasi e andateci a vivere per un mesetto poi diteci com’è bella la natura così come Dio l’ha creata…. Andateci ma, mi raccomando, con un Bounty o Mayflower o perché no Luna Rossa visto che Bertelli l’ha mandata in pensione.
Le navi si sa usano combustibile e quindi antiecologiche…
Scusate vi lascio perché mi squilla il cellulare! Oddio dov’è l’antenna…Ahh meno male, è sul tetto del vicino.

Prosperosi Luca, Certini Rossano sostenitori del comitato per l’aeroporto

giovedì 2 agosto 2007

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Aeroporto – Ennui e idèal

Reduce, e il termine è voluto, dall’acceso dibattito che ieri, 30 luglio 2007, ha animato il Consiglio Provinciale di Viterbo, tutto incentrato sull’aeroporto, convivono in me due sensazioni, entrambi fortissime, eppure contrapposte. Sensazioni ben rappresentate dall’ennui e dall’idèal dei poeti “maledetti” di fine ‘800.
L’idèal di cui la quasi totalità dell’aula di Palazzo Gentili era pervasa; quel sentimento trasversale ed universale, di cui il Comitato per l’Aeroporto si è fatto promotore e che costituisce la forza vitale che unisce e che avvicina la gente alla politica per il raggiungimento di nobili fini che superano gli interessi particolari di qualsiasi appartenenza, militanza o sudditanza politica, perché demiurgo e artefice del benessere e dello sviluppo di un intera collettività e del suo territorio.
L’ennui: la noia esistenziale, la paura del vivere, la paura di scegliere, l’immobilismo dell’animo e, soprattutto, della ragione, il dubbio perenne, una deriva critica infinita che dilata il tempo sino a rendere immobili tutte le cose e irraggiungibile e irrealizzabile qualsiasi progetto e rende impossibile soltanto immaginare qualsivoglia futuro.
La paura e gli irresponsabili allarmismi dell’ultima ora sembrano, purtroppo, il frutto di un innesco fin troppo ragionato che, utilizza in modo strumentale, carpendone la buona fede, incauti ed ignari piromani.
E’ giusto e sacrosanto l’avvicinamento critico vista l’importanza e l’impatto di un simile progetto ma, la realizzazione dell’Aeroporto non può e non deve essere messa in discussione da nessuno.
Ampio spazio quindi al dibattito, costruttivo, sulle modalità di attuazione del progetto Aeroporto ma, non sono ammesse derive che prefigurino scenari apocalittici o, peggio ancora, fovoleggino anacronistici modelli di sviluppo per un territorio che ha gia pagato a caro prezzo l’ennui.


Guido SCAPIGLIATI - Comitato Aeroporto

AZIONE GIOVANI PER L'AEROPORTO!

Abbiamo assistito lunedì pomeriggio ad un evento a dir poco storico, un consiglio straordinario per l’aeroporto, consiglio che ha accomunato la volontà di tutti o quasi, purtroppo abbiamo ancora chi, nascondendosi dietro giustificazioni assurde, riesce a trovare motivazioni per cercare di non costruire quello che potrebbe essere la svolta del nostro futuro

pubblicato su TUSCIAWEB.IT

martedì 31 luglio 2007

PER QUELLI CHE... MEGLIO LA VACCA MAREMMANA

Zio Fester

Diteglielo a quei bravi ragazzi che salutano papà, mamma e fratellino e si trasferiscono al nord. Magari studiano nella sapiente Siena o, meglio, nella dotta Bologna per restarci. Tornare a Viterbo? A che fare? Certo, quant’è tranquilla la bella città dei papi, ma quanto. Peccato che Andrea, 26enne viterbese, trapiantato a Firenze da 5 anni, studente universitario, non ha voglia di tornare da mamma e papà e, per lavorare, a Firenze deve per forza restarci.

Si arrangerà, ma con una laurea in lettere, diamine, qualcosa nella bella Firenze prima o poi troverà. Tornare a Viterbo: e chi lo assumerebbe in un città dove la terza media è di gran lunga il titolo più richiesto per lavorare? Magari in un cantiere edilizio a nero potrebbe provarci, o come commesso precario al corso, meglio cameriere in un agriturismo. La sua laurea in lettere sarebbe ben spesa in qualche poesiola per i clienti.

Luisa, 28enne, laureata in Ingegneria e un master alle spalle, sta a Roma. Sì, la caotica Roma del tutti e nessuno, la città dove impazzisci ma dove, nel Lazio, le cose negli ultimi anni si sono cominciate a muovere (vedere le statistiche). Il suo sogno sarebbe tornare a Viterbo, come Andrea. A che fare? Le hanno proposto uno stage non retribuito in un’azienda di provincia, la titolare le ha anche promesso che in 2 o 3 anni potrebbe stabilizzarla. Un co.co.co. (o qui.pro.quo.?) non glielo leverebbe nessuno. Luisa, paziente e volenterosa (per lo studio intenso ha perso anche il ragazzo, che si credeva sempre secondo dopo lo studio) non schiferebbe la cosa. Solo che fa un paio di pensieri: “Due-tre anni, ai valori di oggi dovrei prendere QUASI mille euro…azz… ma l’ultima legge sulla previdenza ha anche alzato i prelievi contributivi sui contratti come quello che mi hanno promesso…mmm…se due più due fa quattro mi sa che non mi conviene…”. Luisa rimane a Roma, precaria, ma dopo qualche mese si inserirà con il contrattino a progetto e, certamente, la sua bravura accademica e dedizione in 2-3 anni la faranno stabilizzare in una delle tante aziende romane. E vivrà e si sposerà a Roma.

Antonello è un mago dell’informatica. E’ solo diplomato, ma ha fatto domanda all’aeroporto di Fiumicino come tecnico. Dopo un anno dalla sua richiesta di lavoro è stato chiamato per un colloquio di lavoro da una società che lavora nel settore delle rilevazioni per conto dello scalo romano. E’ stato assunto. All’inizio faceva su è giù da Vetralla, il suo orario di lavoro parte dalle 8 di mattina. Alla fine non ce l’ha fatta più. Ha preso un monolocale a Ostia e si è trasferito: quasi ogni mattina incrociava con la sua Panda un camion a Caprinica o Sutri o Nepi ed era finita, tardava. Ha conosciuto Francesca, romana de’Roma, e si è sposato. Vivrà per sempre nella capitale.



I giovani della Tuscia sono questi (più o meno), non hanno possibilità di restare a casa loro. Dove vanno a sbattere la testa? In quali aziende? Dove sono le aziende che assumono stabilmente? Cari amici ambientalisti, del no basta che tutto resta com’è, no proprio non va bene.

L’aeroporto è la Cassia e la ferrovia e viceversa. Prima i Papi non realizzarono le ferrovie per due motivi: la paura che circolassero idee rivoluzionarie via ferro, la Toscana del granduca illuminato era dietro l’angolo e per … motivi meno nobili … che anche oggi bloccano lo sviluppo di tante opere pubbliche (sic!). Poi venne l’età contemporanea e si parlò di raddoppio della Cassia e della Roma-Viterbo, oltreché di autostrada. Nulla, non poté nulla nemmeno il santo Giubileo dopo il no dei proprietari terrieri viterbesi nel secondo dopoguerra.

Ora siamo nel 2007 e ci risiamo.



Ma quale aeroporto. C…o, ci sono le Terme, i laghi, il turismo enogastronomico, le tombe etrusche, il vino bono, l’olio bono e…la vacca maremmana, caspita. A che serve st’aeroporto puzzolente e che buca l’ozono?



Cari Andrea, Luisa e Antonello, studiate, lavorate e moltiplicatevi a Firenze e Roma, portate il frutto del vostro lavoro (e delle vostre tasse) fuori Viterbo, tanto qui si mangia e si beve da Dio.

Volare? Lo faremo il 3 settembre a S.Rosa. Le migliaia di posti di lavoro dell’aeroporto? Meglio la vacca maremmana.



N’abbraccio dal vostro Zio preferito.

GABBIANELLI: MASSIMA ATTENZIONE ALL'AMBIENTE

Dopo la Mazzoli la parola passa a Guido Scapigliati del Comitato per l’aeroporto che ha sostituito Bartoletti, e quindi ad Antonella Litta del comitato contro l’aeroporto, nato a pochi giorni dalla decisione che il ministro dovrà prendere sull’aeroporto.

"Io sono un medico e sono estremamente preoccupata - afferma la Litta, a nome del neonato comitato - di quello che può essere l'impatto sulla salute dei cittadini.


Fonte: TUSCIAWEB.IT

MAZZOLI: SI GIOCA CON IL FUTURO DELLA TUSCIA.

Il consiglio provinciale per l’aeroporto a Viterbo fa il pieno con oltre cento persone tra il pubblico e molti sindaci tra cui Gabbianelli. Assenti i rappresentanti della Regione. Apre i lavori il presidente Mazzoli.

"L'importanza di questo appuntamento - spiega Mazzoli - è sotto gli occhi di tutti, è giusto ringraziare i consiglieri di minoranza che lo hanno sollecitato e la conferenza dei capigruppo. Considero la vicenda aeroporto una reale opportunità per il nostro territorio. L'idea di indirizzarlo al civile è stata a più ripresa evoca come proposta che potesse consentire al territorio innovazione e crescita, attraverso uno sviluppo compatibile con le sue vocazione e specificità”.


Fonte: TUSCIAWEB.IT

INTERVENTO DI TRAPPOLINI SULL'AEROPORTO

“Sono le istituzioni che rappresentano un territorio ed il Consiglio provinciale all’unanimità, come pure i Consigli comunali che si stanno riunendo in questi giorni, vogliono che il terzo scalo aeroportuale del Lazio sia localizzato a Viterbo.

Lo ha ribadito la riunione del consiglio provinciale straordinario aperta ieri alla partecipazione ed al contributo di forze politiche, imprenditoriali, sindacali e dei cittadini riuniti o no in comitati”.

RAPPORTO TECNICO "ENAC" VITERBO STRAVINCE.

RAPPORTO TECNICO "ENAC" VITERBO STRAVINCE.

Il sole 24 Ore promuove Viterbo

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