martedì 6 novembre 2007

A MARRAZZO NON VA' GIU'!

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:

Frosinone o Latina non importa, purchè non sia Viterbo.

Non è un semplice dubbio, timore o diffidenza, o ancora le dichiarazioni fumose di Piero Marrazzo a farci pensare che al Presidente della Regione Lazio un aeroporto civile a Viterbo non vada proprio giù.

Stavolta l’esclamazione di sorpresa e di indignazione dei cittadini viterbesi può sgorgare senza rimorsi davanti allo scheletro uscito senza preavviso dall’armadio del governatore del Lazio, in un momento che non potrebbe essere meno opportuno, dato che a breve si attende la notizia dell’assegnazione del terzo scalo aeroportuale del Lazio.

Abbiamo appreso infatti che nel marzo 2007 il presidente della Regione Lazio ha stipulato un protocollo d’intesa con la provincia di Latina per la realizzazione di un aeroporto.

Fin qui niente da obiettare se non fosse che cinque anni prima un analogo protocollo per la realizzazione dell’infrastruttura era stato firmato dal Comune di Viterbo con la Regione Lazio e il governo d’Alema.

Che dire? Forse Piero Marrazzo non è molto incline alla continuità amministrativa e arrivato alla Pisana non si è curato più di tanto dei progetti avviati dai suoi predecessori, pensando che lui avrebbe sicuramente avuto idee migliori.

Certamente non si è curato di quelli che riguardano la provincia viterbese, perché se così fosse stato non avrebbe firmato un protocollo con Latina essendocene già un altro con una provincia, quella di Viterbo, che, non a caso, si è poi rivelata essere la migliore dal punto di vista tecnico.

Il comportamento di Piero Marrazzo è quanto meno criticabile, non solo per la maggiore serietà con cui credo certi atti amministrativi andrebbero valutati, ma anche perché su una vicenda importante come quella dell’aeroporto, forse sarebbe stato meglio non illudere infondatamente tutte le province laziali.

Sen. Giulio Marini

lunedì 5 novembre 2007

NON DITE GATTO SE NON L'HAI NEL SACCO


Eh si, visto che, in politica, troppe volte decisioni scontate sono poi pesate da una piatto all'altro della bilancia.

Di certo le dichiarazioni del Magnifico Rettore dell'Università della Tuscia, lasciano presagire notizie positive, dal momento che l'autorità in questione non ha mai fatto dichiarazioni in proposito sull'argomento aeroporto. Nè si era mai schierato in una posizione netta, infatti non si è mai pronunciato se favorevole o contrario all'aeroporto.

Anche il ministro Fioroni sembra aver intrapreso la strada del silenzio, al punto che ha dato l'impressione di disinteressarsi alla questione aeroporto. Però è ancora un ministro in carica e lo rimarrà fino alle prossime elettorali.

Esiste il "pericolo" Veltroni che da sempre si è schierato a favore dell'aeroporto, ma a Frosinone e non a Viterbo.

Di certo è che dopo l'uscita della notizia sull'ansa tenterà "sgambetti" a scapito proprio di Viterbo. E' logico.

E' anche logico pensare che, mentre a Viterbo praticamente tutti, tranne alcuni infelici ambientalisti, vogliono l'aeroporto, a Frosinone, pur con spinte molto più pesanti politicamente, anche da parte di imprese di caratura nazionale, trovano netta opposizione da parte dei comuni cittadini e non solo viste le condizioni ambientali in cui versa la valle del Sacco. E in effetti risulta tra le località più inquinate d'Italia. Logico quindi pensare che il bacino elettorale, qualora la scelta verrà fatta a favore di Frosinone, si sposterà verso l'opposizione.

Non fosse altro perchè si tratterebbe di sviluppo si, ma non sostenibile.

Si sposterà verso l'opposizione all'attuale governo anche a Viterbo, visto che 56 comuni su 60 della provincia di Viterbo, oltre che altri comuni dei paesi limitrofi alla provincia, hanno deliberato a favore dell'aeroporto: il bacino elettorale di Viterbo e dintorni contano circa 200.000 elettori.

Vogliamo solamente ricordare che l'attuale governo italiano ha avuto alla precedente tornata elettorale poche migliaia di voti in più rispetto all'opposizione.

Diciamocelo francamente, vale la pena rischiare una carta così pesante come le poltrone governative per fare una scelta politica diversa, il cui effetto (non rischio, ne siamo certi) è quello di non trovarsi più a governare?

Noi personalmente no, visto che per Frosinone, il cui bacino elettorale è sicuramente più vasto, la mancata assegnazione può essere giustificata dalla mancanza dei requisiti richiesti dagli Enti preposti all'aviazione, cioè ENAC ed ENAV.

Sbagliamo o in proposito è scritto che NON SI PUO' FARE AEROPORTO, SENTITO IL PARERE DELL'ENAV, L'ENAC NON VOGLIA?

Di Latina ne siamo certi, non credo che il governo, viste le attuali condizioni economiche in cui versano le casse di stato, voglia sobbarcarsi spese di trasferimento del personale del locale aeroporto. Si parla, non dimentichiamolo, di 80.000.000 di €urozzi. Circa 160 miliardi delle vecchie Lire. Per non contare i tempi in cui dovranno essere completati i trasferimenti importanti come una scuola di primo volo aeronautico militare richiedono.

E su questo noi confidiamo, nè va della sicurezza dei viaggiatori e anche dei lavoratori!

Ne và anche della sicurezza alle personali e calde poltrone dei governatori, quali che siano, se scelleratamente decideranno per altri lidi.

VOLAVITERBO.BLOGSPOT.COM

BARTOLETTI: NOTIZIA MERAVIGLIOSA, MA ATTENDIAMO L'UFFICIALITA'

Riceviamo e pubblichiamo - "La notizia è meravigliosa ma siccome faccio l’avvocato - dice Bartoletti - attendo che esca ufficialmente dal ministero il documento firmato dal ministro Bianchi nel quale, peraltro, ripongo grande fiducia".

Ormai da giorni, circolano notizie relative alla assegnazione, da parte del ministro Bianchi, del terzo scalo aeroportuale alla città di Viterbo, ovviamente, noi del comitato che da due anni combattiamo quotidianamente questa battaglia non possiamo che essere felici per queste indiscrezioni.

Riteniamo però doveroso attendere il verdetto ufficiale del ministro Bianchi, unico detentore del potere di scelta.

Ogni anticipazione non suffragata da elementi certi, può solo arrecare pregiudizio alle tempistiche di assegnazione dello scalo alla nostra città.

Pertanto riponiamo fiduciosi le nostre legittime speranze nelle mani del ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, affinché possa quanto prima esternare pubblicamente la decisione presa. Invitiamo, chiunque abbia a cuore il futuro delle nostre terre, a non divulgare notizie che, se strumentalizzate, potrebbero creare inutili invasioni di campo e di competenze.

Noi per primi, quest’oggi, recandoci presso il ministero per consegnare le delibere di quasi tutti i comuni della Tuscia a favore dell’aeroporto, pur se fortemente tentati, abbiamo optato per il rispetto della serenità di una scelta da parte di un ministro al quale riconosciamo indubbia serietà, professionalità e competenza: non abbiamo fatto domande, né chiesto colloqui col ministro o coi suoi funzionari.

Comitato per l'aeroporto

domenica 4 novembre 2007

NUOVO VITERBO OGGI: BIANCHI SCEGLIE VITERBO MA ESISTE IL PERICOLO VELTRONI, DA SEMPRE SPONSOR DI FROSINONE

Pubblica postCLICCA SULL'IMMAGINE PER LEGGERE L'ARTICOLO

BARTOLETTI SICURO: L'AEROPORTO A VITERBO.

riceviamo e pubblichiamo:


TELEUNIVERSO: AEROPORTI LAZIALI A CONFRONTO

“Sono convinto che l’aeroporto si farà a Viterbo e che la risposta arriverà entro pochi giorni”. Questo in sintesi è quanto affermato dall’avv. Bartoletti avanti alle telecamere di TeleUniverso durante la trasmissione di venerdì scorso.

Gli aeroporti laziali a confronto, nelle diretta di venerdì su tele Universo. In primo piano, le recenti vicende relative all’assegnazione del terzo scalo del Lazio. Tra gli ospiti della trasmissione, il presidente della Provincia di Frosinone, Francesco Scalia, il presidente della Provincia di Latina Cusani, il Presidente dell’Associazione per l'aeroporto di Latina, Dino Lucchetti, il presidente del Comitato per l'aeroporto di Viterbo, Giovanni Bartoletti.

Dopo la decisione di spostare parte dei voli di Ciampino è iniziato il derby laziale tra Viterbo, Latina e Frosinone per la realizzazione del terzo scalo del Lazio. L'ultima parola, spetterà ad un tavolo tecnico composto, tra gli altri, dal ministero dei Trasporti, Enac ed Enav, Aeroporti di Roma, Regione Lazio.

Articolo de "IL MESSAGGERO": Il Toto-aeroporto dice Viterbo


di CARLO MARIA PONZI

Aeroporto civile: e adesso gran parte (e soprattutto autorevoli) dei rumors provenienti dalla Capitale dicono che Viterbo è ampiamente in testa nella competizione che da mesi la vede contrapposta a Frosinone e a Latina per ospitare il terzo scalo aeroportuale del Lazio. In questo senso basterà leggere in controluce alcune sortite che nelle ultime ore si sono insinuate, con toni e espressioni in qualche misura inediti, nel dibattito politico-istituzionale intorno alla infrastruttura.
Il primo segnale è venuto dal presidente della giunta regionale, Piero Marrazzo, lunedì scorso, intervenendo alla seduta straordinaria del consiglio provinciale per l’80esimo dalla fondazione. «Il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi ed io - aveva detto il governatore - decideremo presto sulla base di valutazioni tecniche», cioè un terreno dove, a detta delle autorità del settore (Enac ed Enav in testa), la città dei Papi non teme rivali in quanto a punti di forza orografici e climatici. Non basta: nell’ultimo faccia a faccia con il ministro, indiscrezioni provenienti dagli ambienti della giunta dicono che il governatore ha lasciato carta bianca a Bianchi e ai suoi dirigenti.
Il secondo segnale proviene dal complesso monumentale di Santa Maria in Gradi, precisamente dalla principale postazione accademica della Tuscia: lo studio del rettore Marco Mancini. Che ieri, in tarda mattinata, dopo aver osservato per mesi stretto riserbo sull’argomento, ha fatto diramare un comunicato per affermare che «l'aeroporto è strategico per Viterbo», che da tempo aveva «consegnato personalmente al ministro una relazione sull'importanza dell'aeroporto per la Tuscia», anche in base alle «positive interazioni» che si possono determinare tra l’ateneo stesso e «il progettato scalo di Viterbo» in termini di «collaborazione e di competenze da mettere a diposizione».
Insomma, Mancini è sceso in pista in prima persona. Sfruttando, per così dire, da un lato la frequentazione accademica («Bianchi - ha sottolineato - è stato un apprezzato collega oltre che amico all’interno della conferenza nazionale dei rettori, la Crui, precedendomi nel ruolo di segretario generale»), dall’altro la contiguità politica.
E a questo proposito basterà rammentare che lo scorso anno, nel gioco del totoministri del governo di Romano Prodi, il nome del rettore della Tuscia - indicato dai Comunisti italiani di Oliviero Diliberto - era tra i più gettonati, se non dato per certo al 100 per cento. Poi, nella lunghissima notte che precedette la formalizzazione del dicastero, Mancini, entrato come papa nell’ultimo conclave tra le forze di maggioranza, ne uscì come cardinale, e al suo posto fu impalmato proprio Bianchi, allora rettore dell’Università delle Calabrie.

FONTE: IL MESSAGGERO.IT

RAPPORTO TECNICO "ENAC" VITERBO STRAVINCE.

RAPPORTO TECNICO "ENAC" VITERBO STRAVINCE.

Il sole 24 Ore promuove Viterbo

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