venerdì 21 settembre 2007

Aeroporto – Il Comitato è l’espressione “dell’antipolitica” ? No è solo un avveduto enologo !

Rìceviamo e pubblichiamo:

A “qualcuno” sarà pure venuto in mente, vista l’attualità del dibattito scatenato da Beppe Grillo, di bollare il Comitato come espressione dell’antipolitica. Ci spiace per i “qualcuno” ma sarebbero veramente fuori tempo massimo o, più probabilmente, smaniosi di harakiri. Il Comitato, invece, è proprio l’espressione politica più nobile e limpida di un territorio e della sua gente. Terreno di studio fertilissimo per etnologi e sociologi.
La genesi del Comitato è da ricercare nei viterbesi e in tutto il popolo della Tuscia. Il Comitato è solo l’innesco, lo starter o se preferite il catalizzatore di una reazione chimica che, pur avendo a disposizione tutti gli elementi, con il corretto dosaggio, non aveva mai luogo. In altri termini, e, soprattutto, visto il periodo, il mosto c’era, ricchissimo di lieviti, zuccheri e di aromi deliziosi, ma qualcuno, forse “inconsapevolmente”, teneva il tino in una sottocantina freddissima, per non dire gelida, e la fermentazione alcolica non aveva mai inizio. Il Comitato ha reso possibile che la temperatura del “mosto” si innalzasse innescando così quello che in natura avviene da millenni: il mosto diventa vino.
Al comitato il merito di avere posto il tino alla corretta temperatura di fermentazione. Prima di arrivare a gustare l’ottimo vino fiore, frutto di questa fermentazione sociale e politica ci vorrà ancora un po’ di tempo. Il Comitato, l’enologo che ha innescato questa fermentazione, vigila costantemente, e protegge il vino da qualsiasi infiltrazione batterica o eccessiva esposizione all’aria; è in ballo la qualità del futuro vino.

E’ certo che, l’annata 2007 sarà ricordata in tutta la Tuscia ed in particolare a Viterbo, come la migliore di sempre.

Guido SCAPIGLIATI - Comitato Aeroporto

martedì 18 settembre 2007

Luigi Tozzi risponde a Baldacchini

Come è giusto che sia una bella lettera che fa meditare merita una risposta.

Sono d’accordo con il signor Baldacchini quando parla di progettualità. Ne ho parlato anche io in altre lettere a questa redazione. Ma oggi non mi sembra che sia mancante in chi vuole fare l’aeroporto a Viterbo.

Chi vuole l’aeroporto sa bene che è il motore per rendere appetibile la città, almeno a Roma. Perché noi viviamo in relazione a Roma prima di tutto.

Ma procedo con ordine e parto dalle critiche del signor Baldacchini, tese a dimostrare che l’aeroporto non sia tutta questa panacea per Viterbo.

Fare un aeroporto non è mai stato un fattore determinante per lo sviluppo delle piccole realtà?

Forse chi scrive questo non...


Pubblicato su tusciaweb.it

Scapigliati: “Aridanghete… sto Giulietto! “

Riceviamo e Pubblichiamo:


Seppur tardiva, arriva la smentita, o per meglio dire, la precisazione che tal Giulietto Chiesa, ex corrispondente per l’Unità da Mosca, ha pubblicato sul proprio sito, in merito alla lettera inviata al Ministro Bianchi e sottoscritta da altri sei europarlamentari.

Questo, in sintesi, il senso della sua precisazione: “Noi non abbiamo nulla a che vedere con la rissa tra i comitati di affari che si è scatenata, con in testa i gruppi legati alla destra, e che hanno preso ad azzannarsi sulla pelle degli abitanti del Lazio”. Non contento, il tal Giulietto continua :” Il problema non è scegliere tra Viterbo, Latina e Frosinone. Chiunque abbia a cuore la vita dell'ecosistema in cui viviamo tutti non può che chiedere il contenimento del trasporto aereo, tra i principali responsabili - giova ripeterlo - dei danni all'equilibrio della biosfera ”. Di quale rissa parla? E quali sono i comitati d’affari legati alla destra? Per il momento, a Viterbo, i comitati sono due: uno storico che da oltre due anni si batte perché Viterbo abbia il suo aeroporto, l’altro di recentissima istituzione, che si oppone al terzo scalo del Lazio. Nessuno dei due comitati ha etichette politiche, anche se, occorre segnalare che, l’unico partito politico, o meglio la sua rappresentanza locale, che è contro la costruzione dell’aeroporto civile di Viterbo è il PRC (Partito della Rifondazione Comunista). Tra tutte le rappresentanze locali degli altri patiti si è invece, sempre più consolidato un consenso unanime alla costruzione dell’aeroporto civile di Viterbo. E se al tal Giulietto non basta, si aggiungano pure le delibere comunali, ovviamente favorevoli all’aeroporto, dei tanti comuni della Tuscia, categorici nell’esprimere il proprio consenso.

Alle risse, probabilmente, e spero almeno solo a quelle dialettiche, deve essere avvezzo il tal Giulietto, mentre invece è certa la consuetudine, a proposito di risse “dialettiche”, di un altro dei sei firmatari: l’europarlamentare, no global, Agnoletto.

Aridanghete … sto Giulietto” il vizio proprio non lo perde. Il tal Giulietto vede destra dappertutto. Chi non la pensa come lui è sicuramente appoggiato, pilotato, narcotizzato da “famigerati e famelici gruppi di destra”. Stupiscono poi le profonde conoscenze in tema di inquinamento e biosfera di cui, il tal Giulietto, fa sfoggio. La metà degli esperti scienziati di climatologia del mondo, guarda caso, i non catastrofisti, è in netta contrapposizione alle tesi che, il tal Giulietto, vuole spacciare come verità dogmatiche.

Per fortuna, i viterbesi, di certi politici non sanno proprio che farsene. Certi modi non attaccano più, a Viterbo non ci accaloriamo più per gli ideali di “certa politica”, becera e pleistocenica.


Guido SCAPIGLIATI - Comitato Aeroporto


Bartoletti: Aereoporti creano da subito posti di lavoro

Riceviamo e Pubblichiamo:

Alla luce delle recenti polemiche che hanno visto alcuni parlamenterai europei schierarsi con veemenza contro la realizzazione del terzo scalo laziale, ritengo utile segnalare, che nell'ambito della recentissima iniziativa "pacchetto aeroporti" della Commissione Europea (presentata appena il 24 gennaio scorso), la Commissione ha presentato una Comunicazione sulle risorse aeroportuali, intitolata "An action plan for airport capacity, efficiency and safety in Europe". Il documento contiene spunti e informazioni molto interessanti. La Commissione Europea delinea, invero, gli sviluppi futuri dell'azione comunitaria in materia aeroportuale, in relazione al previsto "capacity crunch " (crisi della capacità aeroportuale) prevista tra non molti anni. Recita infatti il paragrafo 7 del documento: "Se gli attuali livelli di capacità non saranno drasticamente aumentati, si stima che 60 aeroporti europei saranno gravemente congestionati e che i maggiori 20 aeroporti saranno saturi almeno 8-10 ore al giorno entro il 2025".

Il paragrafo 3 recita: "In una società moderna la connettività è la base per la competitività economica, per la coesione sociale e regionale e per lo sviluppo culturale. Conseguentemente, non solo le necessità economiche e commerciali della globalizzazione spingono la crescente domanda per i trasporti aerei, ma la domanda per i viaggi aerei è anche rafforzata dai bisogni sociali e culturali."

Il paragrafo 5: "Gli aeroporti sono di significativa importanza economica, sia su scala locale che globale. Mentre gli operatori degli aeroporti europei impiegano direttamente circa 120.000 dipendenti per servire 580 milioni di passeggeri all'anno, il totale della forza lavoro a terra delle aziende aeronautiche, della manutenzione, della ristorazione, del commercio e del controllo del traffico aereo ammonta a circa 1,1 milione di lavoratori. Il settore aeroportuale crea direttamente in media 925 posti di lavoro per milione di unità (cioè un passeggero o 0,1 ton di carico). La vicinanza ad un aeroporto principale è per il 31% delle imprese un fattore chiave per la localizzazione di impianti produttivi. Per i servizi bancari o assicurativi, il trasporto aereo costituisce il 50% della domanda di trasporto totale. Una industria dei trasporti aerei efficiente contribuisce quindi agli obbiettivi stabiliti nell'Agenda di Lisbona"

Nel paragrafo 12 si legge: "Gli aeroporti regionali sono importanti per lo svilupo di una rete di trasporti integrata europea. A questo riguardo sarebbe auspicabile sbloccare le capacità latenti a livello di aeroporti regionali [...]. Gli Stati membri dovrebbero tentare di migliorare l'accessibilità di tali aeroporti attraverso ferrovie e strade per permettere loro di agire come aeroporti sostitutivi" (il testo completo, in inglese o francese è in: http://ec.europa.eu/transport/air_portal/airports/index_en.htm).

Come si vede, la Commissione Europea sottolinea l'importanza degli aeroporti local per lo sviluppo territoriale, invitando conseguentemente gli Stati membri ad incrementarne le potenzialità anche mediante la realizzazione di infrastrutture per la loro connettività e indica i valori statistici che ne dimostrano la capacità di accrescere occupazione e ricchezza, quasi a rafforzare la convinzione di quanti, come me, vedono nell'aeroporto una estrema e decisiva possibilità di progresso - non solo economico, ma anche sociale e culturale - per la nostra Provincia.

Il presidente del Comitato Aeroporto di Viterbo

Avv. Giovanni Bartoletti

RAPPORTO TECNICO "ENAC" VITERBO STRAVINCE.

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