Magari fosse vero, dovremmo festeggiare con i caroselli per Viterbo perchè avremmo vinto molto più di un mondiale... avremmo vinto un qualcosa di grande per il nostro territorio! RIPRESA ECONOMICA LAVORO BENESSERE
se fosse vero finalmente un futuro piu' roseo per la nostra bellissima ma sempre bistrattata provincia,e un'occasione di rilancio anche x la bassa toscana,terni orvieto con l'umbria e la provincia di rieti.non mi par vero,sembra di volare...........
Aeroporto civile: continua la doccia scozzese sulla localizzazione del terzo scalo aeroportuale del Lazio. Fino a ieri l'altro, i brividi di freddo, per quella "percezione" amplificata da Giulio Marini, senatore di Forza Italia, secondo la quale lo scalo avrebbe preso la strada per Frosinone. Poi ieri, nel primo pomeriggio, il sudore, non provocato dall'afa, piuttosto dall'emozione (e in qualche caso, dallo stupore) di una notizia, ufficiosa, contenuta in un comunicato diramato da Roberto Pepponi, presidente della Savit - la spa pubblica partecipata da Provincia, Comune capoluogo e Camera di commercio per la realizzazione e la gestione della struttura - che dà Viterbo in dirittura d'arrivo. «Siamo in grado di anticipare - è il virgolettato che l'ufficio stampa ha attribuito all'industriale grafico - in base a quanto riferito da fonti attendibili, che in maniera preponderante le valutazioni espresse dai rapporti di Enac ed Enav, così come la posizione assunta dal presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, di rispettare la scelta tecnica, facciano propendere definitivamente la scelta su Viterbo. Riteniamo che l'annuncio ufficiale possa essere dato nei primissimi giorni della prossima settimana». Parole, come si vede, che sembrano dettate dalla certezza, anche se espresse con tutte le cautele del caso. Il comunicato, forse non casualmente, è stato recapitato alle redazioni degli organi di informazione proprio mentre dalla Capitale arrivava la notizia che era saltato l'incontro (per una imprevista convocazione del consiglio dei Ministri) tra il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, il governatore del Lazio Piero Marrazzo e il presidente della Provincia di Roma Enrico, pensato per affrontare "l'emergenza" di Ciampino e i venti di rivolta che aleggiano nella cittadina per l'impatto, ormai giudicato insostenibile, del traffico aereo low cost. E in attesa "dell'annuncio ufficiale", lo stesso Pepponi si lascia andare a un commento in cui non tace che «si tratterebbe di uno straordinario risultato per la crescita del nostro territorio dal punto di vista economico, occupazionale e infrastrutturale». «Un risultato - prosegue il presidente della Savit - di cui dar merito all'ampia sintonia tra società civile e realtà imprenditoriali, che fin dall'inizio hanno creduto in questo progetto, nonché al sostegno degli enti locali e in modo trasversale degli esponenti politici che hanno scelto la strada dell'agire con discrezione, evitando toni roboanti, per sostenere una causa così rilevante per il futuro della Tuscia». Sul fronte delle forze politiche non ci sono da registrare dichiarazioni sul "quasi aeroporto" pronunciato pubblicamente dall'industriale. Ma rimane un po' di spazio per dare conto della infuocata riunione - «stava per finire in zuffa» rivela una gola profonda autorevole - svoltasi l'altra sera nella sede della federazione di Alleanza nazionale per la nomina dell'esecutivo provinciale. Se il varo degli organigrammi interni è scivolato quasi liscio, ha provveduto poi l'avvocato Giovanni Bartoletti, presidente del Comitato per l'aeroporto, a infuocare gli animi. Motivo? I rilievi mossi nei confronti del sindaco Giancarlo Gabbianelli, accusato di essersi pressoché defilato, quantomeno negli ultimi mesi, dalla battaglia istituzionale e politica per la localizzazione dello scalo e di aver osservato, anche nelle ore in cui si è profilato un presunto vantaggio di Frosinone, un assordante silenzio.
SPRRIAMO CHE PEPPONI NON SI E' SBAGLIATO ALTRIMENTI SONO CAVOLI SUOI.CERTO SE TUTTA QUESTA FRETTA PER SPARARE LA NOTIZIA,L'AVESSE AVUTA ANCHE PRIMA E AVESSE AIUTATO IL COMITATO PER L'AEROPORTO NON USCENDO FUORI COME IL CONIGLIO DAL CILINDRO AVREBBE FATTO UNA FIGURA MENO BARBINA LUI E IL "SUO" SAVIT (A PROPOSITO,MA CHE ROBA E')
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Anche la scuola Viterbese è al passo con i tempi e con l"aeroporto!
6 commenti:
Magari fosse vero, dovremmo festeggiare con i caroselli per Viterbo perchè avremmo vinto molto più di un mondiale... avremmo vinto un qualcosa di grande per il nostro territorio!
RIPRESA ECONOMICA
LAVORO
BENESSERE
Ahò non è che si tratta di una bufala per facce 'sta zitti e boni????
Se è vero abbiamo svoltato ...
subito proseguimento della cassia e miglior collegamenti con i treni!
se fosse vero finalmente un futuro piu' roseo per la nostra bellissima ma sempre bistrattata provincia,e un'occasione di rilancio anche x la bassa toscana,terni orvieto con l'umbria e la provincia di rieti.non mi par vero,sembra di volare...........
Venerdì 29 Giugno 2007
di CARLO MARIA PONZI
Aeroporto civile: continua la doccia scozzese sulla localizzazione del terzo scalo aeroportuale del Lazio. Fino a ieri l'altro, i brividi di freddo, per quella "percezione" amplificata da Giulio Marini, senatore di Forza Italia, secondo la quale lo scalo avrebbe preso la strada per Frosinone. Poi ieri, nel primo pomeriggio, il sudore, non provocato dall'afa, piuttosto dall'emozione (e in qualche caso, dallo stupore) di una notizia, ufficiosa, contenuta in un comunicato diramato da Roberto Pepponi, presidente della Savit - la spa pubblica partecipata da Provincia, Comune capoluogo e Camera di commercio per la realizzazione e la gestione della struttura - che dà Viterbo in dirittura d'arrivo.
«Siamo in grado di anticipare - è il virgolettato che l'ufficio stampa ha attribuito all'industriale grafico - in base a quanto riferito da fonti attendibili, che in maniera preponderante le valutazioni espresse dai rapporti di Enac ed Enav, così come la posizione assunta dal presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, di rispettare la scelta tecnica, facciano propendere definitivamente la scelta su Viterbo. Riteniamo che l'annuncio ufficiale possa essere dato nei primissimi giorni della prossima settimana».
Parole, come si vede, che sembrano dettate dalla certezza, anche se espresse con tutte le cautele del caso. Il comunicato, forse non casualmente, è stato recapitato alle redazioni degli organi di informazione proprio mentre dalla Capitale arrivava la notizia che era saltato l'incontro (per una imprevista convocazione del consiglio dei Ministri) tra il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, il governatore del Lazio Piero Marrazzo e il presidente della Provincia di Roma Enrico, pensato per affrontare "l'emergenza" di Ciampino e i venti di rivolta che aleggiano nella cittadina per l'impatto, ormai giudicato insostenibile, del traffico aereo low cost.
E in attesa "dell'annuncio ufficiale", lo stesso Pepponi si lascia andare a un commento in cui non tace che «si tratterebbe di uno straordinario risultato per la crescita del nostro territorio dal punto di vista economico, occupazionale e infrastrutturale». «Un risultato - prosegue il presidente della Savit - di cui dar merito all'ampia sintonia tra società civile e realtà imprenditoriali, che fin dall'inizio hanno creduto in questo progetto, nonché al sostegno degli enti locali e in modo trasversale degli esponenti politici che hanno scelto la strada dell'agire con discrezione, evitando toni roboanti, per sostenere una causa così rilevante per il futuro della Tuscia».
Sul fronte delle forze politiche non ci sono da registrare dichiarazioni sul "quasi aeroporto" pronunciato pubblicamente dall'industriale. Ma rimane un po' di spazio per dare conto della infuocata riunione - «stava per finire in zuffa» rivela una gola profonda autorevole - svoltasi l'altra sera nella sede della federazione di Alleanza nazionale per la nomina dell'esecutivo provinciale. Se il varo degli organigrammi interni è scivolato quasi liscio, ha provveduto poi l'avvocato Giovanni Bartoletti, presidente del Comitato per l'aeroporto, a infuocare gli animi. Motivo? I rilievi mossi nei confronti del sindaco Giancarlo Gabbianelli, accusato di essersi pressoché defilato, quantomeno negli ultimi mesi, dalla battaglia istituzionale e politica per la localizzazione dello scalo e di aver osservato, anche nelle ore in cui si è profilato un presunto vantaggio di Frosinone, un assordante silenzio.
http://www.ilmessaggero.it/view.php?data=20070629&ediz=02_VITERBO&npag=34&file=AM_1321.xml&type=STANDARD
SPRRIAMO CHE PEPPONI NON SI E' SBAGLIATO ALTRIMENTI SONO CAVOLI SUOI.CERTO SE TUTTA QUESTA FRETTA PER SPARARE LA NOTIZIA,L'AVESSE AVUTA ANCHE PRIMA E AVESSE AIUTATO IL COMITATO PER L'AEROPORTO NON USCENDO FUORI COME IL CONIGLIO DAL CILINDRO AVREBBE FATTO UNA FIGURA MENO BARBINA LUI E IL "SUO" SAVIT (A PROPOSITO,MA CHE ROBA E')
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