mercoledì 11 luglio 2007

Lettera di Guido Scapigliati: Facciamoci sentireSolo qualche decennio or sono, al seguito di mia madre per le spesa del giorno, era praticamente impos

Solo qualche decennio or sono, al seguito di mia madre per le spesa del giorno, era praticamente impossibile trovare un negozio, dal bar al tabaccaio, dal fornaio al fruttivendolo, dal carrozziere al meccanico per finir al farmacista, in cui non facesse bella mostra di se l'adesivo giallo-blu con su scritto “Ho contribuito per la viterbese in serie C”.

Grande mobilitazione, interventi, fermento in ogni ambiente cittadino dal politico all'economico e, soprattutto,coinvolgimento a 360° di tutti i viterbesi; questo, per raggiungere con la squadra di calcio cittadina l'agoniata serie “C”.

Adesso la partita che si sta giocando per la costruzione del terzo scalo aereo del Lazio è di gran lunga più importante e decisiva per il futuro della nostra bellissima città e per il futuro dei nostri figli.

E' giunta l'ora che, messe da parte tutte le beghe di partito, movimento, corrente trasversale, amici degli amici, reverenze e sudditanze verso l'uno o l'altro dei politici nazionali e/o locali di turno, i viterbesi, facciano sentire la loro voce… e non solo.

La parola magica è coesione. In questa delicatissima partita il risultato possibile per Viterbo è, e deve essere, uno solo: la vittoria.

Scrolliamoci di dosso quel torpore e quell'indolenza “tipicamente etrusca”, quell'interesse per il limitatissimo orticello personale che ci vide in troppe occasioni soggiogati dal potere romano.

Recuperiamo quello spirito e quell'unità medievale che tanto ebbe a rassicurare i malmessi Papi di quel periodo sino ad indurli a scegliere, le inespugnabili nostre mura, come loro casa.

Non me ne vogliano gli iper moderati di qualsivoglia schieramento politico ma è l'ora in cui ogni esitazione, ritardo, pausa, invidia, gelosia o vecchio rancore sarebbero fatali.

In alto gli scudi indossiamo, almeno per una volta, le vesti ghibelline, sconosciute all'ombra delle guelfe mura, ardenti gagliardi, combattivi e soprattutto uniti, tesi e concentrati fino all'ultimo secondo della tenzone.

Pur apprezzando l'impegno del comitato per l'aeroporto sarebbe opportuno e quanto meno auspicabile un più profondo e fattivo coinvolgimento di tutte le istanze cittadine, sia politiche che economiche oltre che sociali, evidentemente.

Il coinvolgimento deve riguardare tutti, ma proprio tutti! Ad esempio tutti i comuni della provincia, e non solo, sia per gli aspetti turistici sia per gli aspetti di sviluppo economico che l'aeroporto implica.

Quando dico ”non solo” riferendomi ai ristretti limiti della provincia, voglio in realtà auspicare un coinvolgimento di tutto il territorio della “provincia etrusca” che va da Siena passa per Viterbo e si estende sino a Terni. L'aeroporto è di fondamentale importanza per tutti e tre i capoluoghi, e Viterbo ne costiuisce l'ideale baricentro.

Coraggio, coraggio, coraggio. In un territorio così vasto e ricco di talenti, ingegni, cultura, tradizioni tutti dobbiamo contribuire.

Al comitato l'onere e l'onore di guidare la battle room per il raggiungimento dell'obiettivo, l'onere di saper reperire e coordinare le tante energie, umane e non, di cui il territorio della “provincia etrusca” è ricchissimo.


Pubblicato su tusciaweb.it

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