martedì 3 luglio 2007

Le origini ciociare di Mazzoli e i dubbi sulla scelta POLITICA e non tecnica trovano sempre più conferme!

Ormai appare scontato: sarà una lotta a due con Frosinone
di LUCA SERGIO
ARRIVEDERCI a settembre. Infatti, salvo imprevisti, fra due mesi pare che si verrà a conoscenza del decisivo «verdetto» sull’ubicazione del terzo scalo aeroportuale del Lazio. Nella cui battaglia, insieme a Viterbo e un po’ meno con Latina, si trovano fino al collo i meggiori enti locali, a cominciare dall’Amministrazione provinciale e dalla Camera di commercio. Poi c’è da dire che si è instaurata una positiva sinergia con le associazioni imprenditoriali e con i sindacati per cui si può dire che, mai come questa volta, si è raggiunto in provincia un buon livello di unità che fa ben sperare. Non solo per l’aeroporto. Sarà probabilmente anche per questo motivo che pure nei momenti più delicati (come quando qualche settimana fa è rimbalzata da Viterbo la notizia secondo la quale gli studi preliminari di Enac ed Enav mettevano al primo posto proprio quella provincia rispetto al nostro territorio), il presidente dell’Amministrazione provinciale, Francesco Scalia, si è sempre dimostrato ottimista sulla realizzazione dell’infrastruttura a latere dell’aeroporto militare Moscardini. Forse ha elementi in più che non si conoscono ancora nella loro interezza. In effetti sono gli stessi viterbesi a riconoscere che Frosinone è in vantaggio per quanto riguarda i collegamenti viari e ferroviari con Roma. Se l’è lasciato scappare il presidente dell’Amministrazione provinciale di Viterbo, Alessandro Mazzoli (peraltro di origini ciociare dal momento che è figlio di Ignazio, ex segretario provinciale del Pci), commentando l’incontro chiarificatore avuto ieri con il presidente della giunta regionale, Piero Marrazzo, unitamente al sindaco viterbese Giancarlo Gabbianelli. Chiarificatore in quanto, chissà perché, nella Tuscia c’era la convinzione che il Governatore del Lazio parteggiasse per Frosinone. «Nella decisione – ha detto Mazzoli – avranno un ruolo importante anche i collegamenti viari e ferroviari con Roma ed è indubbio che da questo punto di vista Viterbo ha qualche problema in più rispetto a Frosinone». «Dopo le indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi su una possibile predilezione di Marrazzo per Frosinone – ha aggiunto Gabbianelli, come sempre riferisce una nota dell’agenzia Il Velino – abbiamo chiesto un incontro per capire qual è la situazione. In base ai dati tecnici, ormai i due capoluoghi che si contenderanno lo scalo restano solo Frosinone e Viterbo. Marrazzo ci ha assicurato che nella scelta definitiva non ci saranno valutazioni politiche ma ci si atterrà esclusivamente ai dati tecnici». Una situazione che, tutto sommato, conviene al nostro territorio; anche se continuiamo a ritenere che la scelta sarà anche dettata da motivazioni politiche. Perciò i politici di centrosinistra, che hanno in mano tutte le leve decisionali, debbono stare molto vigili.
martedì 3 luglio 2007

http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?id=1229020&Sectionid=8&Editionid=2

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RAPPORTO TECNICO "ENAC" VITERBO STRAVINCE.

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